Dal report annuale INAIL, gli infortuni riconosciuti sul lavoro nel 2022 sono stati 429.004, in aumento del 18,2% rispetto all’anno precedente.
Quando si parla di sicurezza, i dispositivi di protezione individuale (DPI) sono essenziali. La materia è disciplinata da normative che garantiscono la salute dei lavoratori con l’obiettivo di prevenire lesioni e incidenti che possono risultare fatali.
Dispositivi per la protezione di vista e udito, abbigliamento e scarpe da lavoro e guanti professionali protettivi sono strumenti fondamentali per lo svolgimento sicuro ed efficiente delle mansioni lavorative. Rossetto dopo aver dedicato un approfondimento sulle scarpe antinfortunistiche, propone una guida alla scelta dei migliori guanti da lavoro per le aziende.
Quali tipologie di guanti da lavoro esistono e per quali utilizzi sono più adatti? Quali certificazioni devono possedere per essere a norma di legge e come comprendere i pittogrammi di ciascuna normativa? Con questo focus a tema sicurezza, potrai scegliere in modo consapevole i guanti DPI per i tuoi collaboratori.
Le caratteristiche del guanto protettivo variano in funzione della mansione da compiere e dei rischi associati. Tra gli elementi da tenere in considerazione nella valutazione del modello più idoneo:
- la tipologia di protezione richiesta dall’attività lavorativa
- le azioni da svolgere e i diversi movimenti che devono essere possibili anche indossando i guanti protettivi
- i materiali con cui sono stati realizzati i guanti da lavoro.
In merito all’ultimo punto, il mercato propone DPI per le mani in diversi materiali, a seconda della necessità di protezione richiesta. Per fare chiarezza sul tema e orientarsi nella scelta, la suddivisione principale prevede una macro differenziazione tra guanti in maglia e guanti con spalmatura.
La maglia, o più correttamente fodera, si ottiene tramite la trasformazione di un filato tecnico: maggiore è il tenore (dimensione del filato tecnico) e minore sarà il numero di aghi necessari per comporre la fodera, ottenendo un guanto da lavoro più protettivo e con spessore maggiore. Mentre quando si ricorre a filati con un tenore minore e quindi a un maggior numero di aghi si ottiene una protezione per le mani dallo spessore minore che garantisce una maggiore destrezza.
A loro volta, i guanti da lavoro in maglia si dividono in:
-guanti in poliestere, una fibra sintetica che non restringe e non assorbe l’umidità e dona al guanto una buona resistenza a calore e abrasione.
-guanti in nylon/poliammide, realizzati con una fibra sintetica che garantisce maggiore traspirazione e comfort rispetto al poliestere e anche un’ottima resistenza all’abrasione.
-guanti in cotone, fibra naturale con elevata traspirabilità e morbidezza e un buon isolamento termico.
-guanti in HPPE e HDPE, polietilene ad alte performance ed ad alta densità: questi guanti sono realizzati in fibre tecniche con prestazioni estreme di resistenza al taglio, trazione ed usura mantenendo leggerezza, flessibilità e maneggevolezza.
-guanti in filati aramidici (Kevlar), filati ad altissima resistenza al taglio, trazione e calore e con bassa combustibilità
-guanti in pelle, materiale naturale resistente, flessibile e traspirante. Si parla di pelle fiore relativamente allo strato più esterno della pelle animale, considerata la più pregiata e resistente. La “pelle crosta” deriva dagli strati più interni che hanno una superficie più grezza e più spessa, ma che mantengono un buon grip ed isolamento dal calore.
La spalmatura permette di esaltare le prestazioni dei guanti. Queste tipologie di guanti sono particolarmente indicati nei lavori in cui è richiesto un ottimo grip, una particolare destrezza e una buona resistenza nel tempo. Tra le diversi classi di guanti con spalmatura:
- guanti con spalmatura in nitrile e/o schiuma di nitrile: un rivestimento anallergico con un’eccellente resistenza all’abrasione. Elevata barriera all’umidità, olio, grasso. Buon grip nei principali ambienti di lavoro sia asciutti che umidi.
- guanti con spalmatura in poliuretano: prodotti che garantiscono un’elevata resistenza all’abrasione mantenendo un’ottima sensibilità tattile, grazie ad uno spessore contenuto. Ottima presa in condizioni asciutte ed elevata resistenza all’abrasione.
- guanti in lattice: ottime prestazioni di isolamento dai liquidi, buona flessibilità. Sconsigliato l’uso di guanti in lattice, in presenza di idrocarburi e di soggetti allergici.
- guanti in PVC: ottima barriera contro molti acidi e basi, estremamente resistenti e durevoli anche a basse temperature. Solitamente questa tipologia di guanto prevede un supporto interno in cotone.
- guanti in neoprene: gomma sintetica ed elastica con buona resistenza all’invecchiamento. Protegge da acidi di batterie, acido fosforico, cloridrico, idrossidi di sodio e potassio.
I guanti da lavoro presentano delle formule, sigle e pittogrammi generalmente posti sul dorso del DPI. Comprendere queste marcature implica avere consapevolezza della tipologia di guanto protettivo e la certezza sia adatto e sicuro per la mansione.
Ovvero nome, marchio commerciale o altri mezzi di identificazione del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato per permettere la verifica e la tracciabilità dell’azienda produttrice.
Sapevi che anche i guanti protettivi hanno una taglia? Un elemento che diventa fondamentale se parliamo di DPI. I guanti da lavoro devono aderire alla perfezione alla mano e alle dita, senza lasciare spazi vuoti che possono esporre il lavoratore a rischi di lesione. Non devono nemmeno essere troppo stretti perché potrebbero causare irritazioni o escoriazioni alla pelle.
Tutti i DPI per la protezione della mani sono disciplinati all’interno del D.Lgs. n. 81/2008, Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro attraverso le normative D.Lgs. n. 476/1992 e UNI EN 420 che definiscono gli standard generali per la progettazione di tutti i guanti. Nella marcatura dei guanti da lavoro si trovano indicate le normative specifiche relative al rischio da cui protegge quel paio di guanti. Nel prossimo paragrafo trovi un approfondimento sulle diverse tipologie di guanti da lavoro.
Può sembrare scontato ma è bene sapere che anche i guanti da lavoro devono essere in possesso del marchio CE. Nel dettaglio, per quanto riguarda i guanti professionali, il marchio è associato a tre diverse categorie: 1°, 2° e 3° categoria. I guanti conformi alla prima categoria sono indicati per mansioni lavorative dove il rischio di lesione è minimo o addirittura nullo. Nella seconda categoria rientrano i guanti utilizzati in mansioni lavorative in cui è presente un rischio di lesioni di minore o intermedia entità. Infine la terza categoria di protezione include i guanti DPI che devono tutelare i lavoratori da pericoli gravi e anche mortali. In questo particolare caso, oltre alla marcatura CE, il guanto presenta anche un codice di quattro cifre, che indica il laboratorio che ha testato il prodotto (punto 6).
Ogni tipologia di guanti ha un proprio pittogramma che identifica la natura del rischio -termico, gelo, chimico, meccanico, elettrico, radioattivo, taglio- e il relativo grado di protezione. Questo permette di individuare con più facilità l’area di rischio in cui opera il DPI desiderato.
Un’altra informazione utile riguarda l’acronimo LP che indica il livello di prestazione del guanto da lavoro. Ogni livello è associato a un numero che indica una particolare categoria, in base alle prove di laboratorio che sono state effettuate. Il numero massimo varia da 4 a 6, a seconda dei rischi. In generale, più elevato è il numero, maggiore è il potere protettivo del guanto. Il numero 0 significa che non sono stati svolti test specifici o che il guanto si trova al di sotto del livello base di prestazione certificato. Da segnalare anche la lettera X tra i livelli di performance, indice che il metodo di prova non è idoneo al campione di guanto testato.
Guanti da lavoro in nitrile, in pelle, in tessuto spalmato, in maglia metallica, antitaglio, termici, impermeabili, monouso: esistono molteplici tipologie di guanti antinfortunistica. Per ogni categoria è presente una normativa che disciplina le caratteristiche della specifica classe di guanti da lavoro. In questo modo il titolare dell’azienda o il responsabile della sicurezza può selezionare consapevolmente la tipologia di guanti da lavoro progettati e certificati per quello specifico utilizzo.
La normativa di riferimento stabilisce requisiti, metodi di prova, informazioni da fornire e marcatura dei guanti anticalore. I guanti per i rischi termici garantiscono, a livelli diversi, resistenza al calore da contatto, resistenza al calore connettivo, resistenza al calore radiante, resistenza a piccoli e grandi spruzzi di metallo fuso.
La normativa EN 511 descrive i guanti da lavoro per la protezione contro il freddo associandoli a 3 tipologie di freddo con relativa prestazione:
- freddo connettivo ovvero le capacità del guanto di isolare il freddo, indicata dalla sigla A
-freddo da contatto ovvero la capacità di resistenza alla trasmissione del freddo all’interno del guanto nonostante il contatto prolungato con qualcosa di molto freddo, indicata dalle lettera B
-penetrazione dell’acqua che indica se si è in presenza di guanti da lavoro impermeabili. Questa caratteristica, indicata dalla lettera C, è essenziale in quanto se non viene rispettata il guanto da lavoro può perdere tutte le sue capacità termiche contro il freddo
I guanti certificati da questa normativa agiscono come protezione chimica generica e specifica e protezione contro i micro organismi (batteri e funghi). Tra i guanti che rientrano in questa categoria, i guanti anti rischio chimico, i guanti in nitrile monouso e i guanti in lattice e in vinile.
La normativa certifica i guanti che proteggono da rischi meccanici come abrasione, taglio, strappo, perforazione e urti. I caratteri presenti nella marcatura indicano:
1. resistenza all'abrasione
2. resistenza al taglio, prova d'impatto
3. resistenza allo strappo
4. resistenza alla perforazione
b. resistenza al taglio, test tdm iso 13997
p. protezione dagli urti
La normativa certifica le prestazioni protettivi dei guanti dedicati a chi svolge operazioni di saldatura. I guanti di questa classe si dividono in due categorie: TIPO A per i guanti ad elevate prestazioni ma a bassa destrezza e TIPO B per i guanti ad alta destrezza ma con prestazioni più contenute.
Il documento specifica i criteri da utilizzare nella progettazione e realizzazione dei guanti medicali monouso, tra questi le proprietà fisiche, la valutazione della sicurezza biologica e la durata di conservazione.
La normativa disciplina i guanti isolanti destinati a tutelare i lavoratori nello svolgimento di mansioni sotto tensione. Questi guanti sono sottoposti a diverse tipologie di test tra cui la resistenza a prove di natura meccanica e termica, oltre a fiamme e invecchiamento. I guanti isolanti contro il rischio elettrico sono suddivisi in 6 classi in base alla protezione garantita: da 500 a 36.000 Volt, in base alle caratteristiche di realizzazione.
La norma EN 421 definisce i criteri relativi ai guanti di protezione contro la contaminazione radioattiva e le radiazioni ionizzanti. Si tratta di una tipologia di DPI, utilizzato per lo più in cardiologia, in oncologia, nella ricerca e nell’industria nucleare.
La norma riguarda i materiali utilizzati nella fabbricazione di indumenti o guanti di protezione che disperdono cariche elettrostatiche. Disciplina il metodo di prova per garantire che i guanti con queste proprietà annullino la possibilità di innesco di un incendio.
Una normativa che si concentra sui rischi da taglio e coltellate. Nel dettaglio specifica i requisiti per la progettazione, la resistenza alla penetrazione, le caratteristiche ergonomiche, le cinghie, il peso, il materiale relativi a guanti in maglia metallica, nella versione EN 1082-1 e con materiale diverso nella versione EN 1082-2.
È bene ricordare che tutti i guanti da lavoro, in qualità di DPI, sono associati a una nota informativa che deve indicare specifici elementi:
- tipologie di lavoro per cui il prodotto è adatto
- guida alla scelta della taglia adatta
- come indossare e adattare il guanto
- istruzioni per la pulizia e per la sterilizzazione appropriata ai diversi tipi d’uso
- specifiche di manutenzione e immagazzinamento
- avvertenza su condizioni e tempi di usura
- come valutare se il DPI deve essere riparato o sostituito.
I guanti da lavoro prrofessionali rappresentano un elemento chiave per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Conformità alle normative, scelta delle giuste tipologie di guanti e formazione adeguata sono fondamentali per proteggere le mani e la salute di ogni lavoratore.
Rossetto, con il suo team di specialisti, può guidarti nella scelta dei DPI più idonea alla tua impresa, oltre a offrirti la miglior selezione di guanti e scarpe da lavoro, abbigliamento da lavoro, primo soccorso, protezione capo, vie aeree e udito, supporti ergonomici, protezione collettiva e segnaletica di sicurezza.
La protezione e la sicurezza sul lavoro non sono solo un obbligo legale, ma un dovere etico e professionale per ogni azienda: contattaci per richiedere maggiori informazioni.